Mangiare melograno acerbo: attenzione a cosa può accadere

Arriva l’autunno e con esso arrivano i primi colori che segnano la perdita delle foglie dai rami, con questo le piante si preparano ad entrare nel riposo vegetativo. Ma questo non significa che questa stagione non possa regalarci meravigliosi frutti. Uno di questi è il melograno che cresce e matura nel periodo autunnale. Un frutto tanto buono quanto affascinante.

Il suo nome esatto è melagrana e deriva dall’unione di due nomi, appunto, mela per la forma e grana per la presenza di semi all’interno. Questo frutto contiene così tanti nutrienti sani che praticamente ti mettono in forma in un solo unico assaggio. Scherzi a parte, il melograno costituisce un vero e proprio toccasana per il nostro organismo, prevenendo addirittura alcune malattie serie.

Le proprietà del melograno

Di derivazione indiana e del Medio Oriente, il melograno ha da sempre contrassegnato la bellezza e la storia dell’umanità. Una cosa ancora più sorprendente è che il melograno contiene così tante proprietà nutritive che ci rimettono in forza, come quando braccio di ferro mangia gli spinaci. Scherzi a parte, è utile che sappiate che il melograno contiene la vitamina C, che non solo rafforza il sistema immunitario, ma è anche un potente antiossidante in grado di mantenere le nostre cellule sane e giovani, allontanando i cattivissimi radicali liberi.

E’ interessante anche menzionare la presenza di flavonoidi che svolgono un ruolo fondamentale per la corretta funzione del sistema circolatorio, permettendo inoltre a prevenire alcune malattie cardiache. Ci sono, però, dei studi recenti che hanno dimostrato gli effetti legati al consumo del melograno con la prevenzione di alcune forme tumorali. Questo perché la presenza dell’acido ellagico, in parole semplici, permette di rafforzare una sostanza che è il P53, in grado di sopprimere le cellule tumorali nascenti.

Il rischio di consumare il melograno acerbo

Sebbene esistano diversi benefici legati al consumo di melograno, ho preferito evidenziare quelli più importanti nei precedenti paragrafi. Tuttavia, bisogna stare attenti che il melograno raggiunga la giusta maturazione, perché se dovessimo consumarlo non maturo si potrebbero verificare delle spiacevoli controindicazioni, con diverse sintomatologie, che potrebbero arrecarci da dei piccoli disturbi a condizioni più serie:

  • Il suo sapore sarà amaro e resta presente in bocca per tanto tempo.
  • Il melograno acerbo comporta disturbi intestinali.

Inoltre, bisogna stare attentissimi a non ingerire lo stelo e la buccia, che contengono delle sostanze molto tossiche, in casi più gravi velenosi per l’organismo, considerando un necessario ricovero in ospedale. Solo la parte dei semi è commestibile, infatti il processo di preparazione è molto complicato perché una volta tagliato a metà il melograno, sarà fondamentale togliere tutti i semi dall’interno.

Se comunque prendiamo dall’albero un melograno prima del tempo, perché è ancora acerbo e non ha raggiunto la piena maturazione, possiamo conservarlo accanto ad altri frutti che ne potrebbero accelerare i tempi di maturazione, come ad esempio mele e kiwi. E’ importante che si aspetti la giusta qualità di maturazione per poter beneficiare appieno di tutte le sostanze nutritive per il corpo.

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